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SALUTE MENTALE. CHE CONCEZIONE NE ABBIAMO?



Una donna che cammina nuda per strada;

un uomo che lancia pugni e calci nel vuoto, come se si stesse difendendo da un nemico immaginario;

una donna che urla in strada, rivolgendosi a tutti in maniera dispregiativa;

un uomo che si esprime solo tramite parolacce ed offese.

Cosa hanno in comune?

Aver avuto la sfortuna di essere stati ripresi in un momento di scompenso, in un momento in cui ci si è distaccati dall’ambiente circostante.

Riprendere una persona che oggettivamente sta vivendo un momento di scompenso e pubblicare su internet questo video fa sorgere una domanda:

Che concezione abbiamo della salute mentale?

Gli atteggiamenti nei confronti della salute mentale sono cambiati in modo significativo nel corso della storia e delle culture. In alcune comunità coloro che soffrono di disturbi mentali sono molto rispettati. Ad esempio, alcune società credono che gli individui che si comportano in modo anomalo siano dotati di poteri soprannaturali di guarigione e di chiaroveggenza. In Europa, invece, nel Medioevo, erano accusati di essere posseduti da demoni o spiriti maligni. Queste credenze tradizionali sono probabilmente responsabili della paura con cui ci si avvicina, ancora oggi, ai problemi riguardanti la salute mentale.

Ricerche recenti suggeriscono che un aspetto centrale dello stereotipo del disturbo mentale è la pericolosità. Il disturbo mentale rappresenta per le persone una perdita di quelle che sono considerate le qualità tipicamente umane: razionalità e libero arbitrio. Come chiariscono molti studi, il disturbo mentale è qualcosa che le persone vogliono tenere il più lontano possibile da se stesse.

Oggi c'è meno divario tra le concezioni profane e professionali dei problemi di salute mentale, ma c’è ancora molta ignoranza sull’argomento.

Ciò che colpisce al giorno d’oggi è la derisione con la quale vengono trattati coloro che soffrono di disturbi mentali. Registrare la persona che si mostra in quel momento irrazionale, e pubblicare questo video, mostrarlo a tutto il mondo, con commenti di derisione, è irrispettoso verso la persona ma anche verso se stessi, in quanto ci si mostra immaturi e insensibili nei confronti dell’altro e della sua sofferenza.

Il pregiudizio sul disturbo mentale, l’ignoranza con la quale viene affrontato questo argomento, l’incapacità di empatia nei confronti dell’altro sofferente, la non curanza dei sentimenti dell’altro, è questo ciò che dovrebbe essere ritenuto pericoloso.

Ciò che in realtà dovrebbe essere deriso è la derisione stessa.

Dott.ssa Fabiola Del Cioppo

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