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Disturbi Specifici dell'Apprendimento (D.S.A.) Facciamo chiarezza.


Cosa sono i D.S.A. ?

I Disturbi Specifici dell'Apprendimento, il cui acronimo è D.S.A. , sono disturbi del neurosviluppo che riguardano le capacità specifiche di leggere, scrivere e fare di calcolo in modo corretto e fluente. Questi tipi di problematiche si evidenziano maggiormente con l' inizio della scolarizzazione poichè sono capacità che vengono richieste e sviluppate proprio in questo periodo.


Qual è la percentuale di D.S.A. in Italia?

In Italia, oltre 2 milioni di persone tra bambini, ragazzi e adulti hanno un D.S.A. Il 3-4% degli alunni italiani. Questo vuol dire che in una classe di 25 studenti è molto probabile che almeno uno di questi studenti incontri difficoltà nelle abilità della lettura, della scrittura o del calcolo.


Quali sono i D.S.A.?

La denominazione di ognuno dei D.S.A. rimanda alla specifica abilità coinvolta dalla compromissione, dunque avremo:

- DISLESSIA: compromessa abilità della lettura;

-DISORTOGRAFIA: compromessa abilità della scrittura, compitazione del testo;

-DISGRAFIA: compromessa abilità della scrittura, grafia;

- DISCALCULIA: compromessa abilità del calcolo.


Cosa si intende per DISLESSIA?

La Dislessia è descritta così come si manifesta e corrisponde a "una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata e istruzione ricevuta."

Non deriva da un deficit cognitivo ma è una condizione neurobiologica: il bambino dislessico ha intelligenza e capacità cognitive nella norma e la Dislessia riguarda solo il processo di apprendimento legato alla lettura.


Cosa si intende per DISORTOGRAFIA?

La Disortografia è il disturbo specifico che coinvolge la correttezza della scrittura, cioè l'ortografia come capacità di scrivere rappresentando correttamente i suoni e le parole della propria lingua.

Non deriva da un deficit cognitivo ma è una condizione neurobiologica: il bambino disortografico ha intelligenza e capacità cognitive nella norma.

La disortografia riguarda solo il processo di apprendimento legato alla scrittura.


Cosa si intende per DISGRAFIA?

La Disgrafia è il disturbi specifico che coinvolge la scrittura, nello specifico, la capacità di riprodurre in modo corretto segni alfabetici e numerici.

Non deriva da un deficit cognitivo ma è una condizione neurobiologica: il bambino disgrafico riscontra difficoltà sia a livello cognitivo che motorio nella scrittura, principalmente in tre aspetti della stessa:

- distanza tra lettere;

- distanza tra numeri;

- ortografia.


Cosa si intende per DISCALCULIA?

La Discalculia è il disturbo specifico che coinvolge il sistema dei numeri e del calcolo in assenza di lesioni neurobiologiche e di problemi cognitivi più in generale.

Non deriva da un deficit cognitivo ma è una condizione neurobiologica.

Il bambino discalculico riscontra difficoltà nell'acquisizione di alcune abilità quali ad esempio la scrittura e la lettura dei numeri e il sistema del calcolo.



Quali sono i segnali della presenza di un D.S.A.?

A partire dall'ultimo anno della Scuola d'Infanzia, dunque in età prescolare, è possibile già individuare delle problematiche nelle competenze dell'apprendimento della letto-scrittura. Ad esempio: la consapevolezza fonologica, la conoscenza delle lettere, il vocabolario verbale, attività di pre-grafismo. Se si riscontrano delle difficoltà in alcuni di questi ambiti è possibile parlare di individuazione precoce ma non è possibile fare una diagnosi. In questo momento si può intervenire mettendo in atto un programma di potenziamento e si segue l'andamento dello sviluppo delle abilità alla base dell'apprendimento tenendo conto che ci può essere la possibilità di potenziale D.S.A.


Quando si può fare Diagnosi D.S.A.?

Si può parlare di Diagnosi vera e propria solo alla fine della seconda classe della Scuola Primaria per Dislessia, Disortografia e Disgrafia.

Per la Discalculia, la Diagnosi è ammessa solo alla fine della terza classe della Scuola Primaria.


Chi può fare Diagnosi D.S.A.?

L'articolo 3 della Legge 170/2010 prevede che la Diagnosi D.S.A. possa essere effettuata da professionisti del Servizio Sanitario Nazionale oppure da Professionisti Privati. La certificazione diagnostica di D.S.A. può essere rilasciata solo da uno Psicologo o da un Neuropsichiatra Infantile ed è il risultato di un iter valutativo multidisciplinare che prevede la partecipazione di diverse figure professionali tra le quali: optometrista, pediatra, logopedista, tecnico della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva.


Cosa fare a seguito della Diagnosi di D.S.A.?

Molteplici sono le modalità per migliorare il benessere, la motivazione e l'autostima di bambini e ragazzi con D.S.A.

Il trattamento può prevedere uno o più dei seguenti percorsi:

- percorso psicologico a sostegno dell'autostima e dell'auto-efficacia e per il potenziamento delle abilità cognitive sottostanti all'apprendimento;

- percorso logopedico per il recupero e il potenziamento delle abilità sottostanti l'apprendimento della letto-scrittura;

- percorso optometrico per il potenziamento delle abilità visive;

- percorso psico-motorio per l' ottimizzazione della postura e dell'impugnatura corretta dello strumento grafico.

- percorso con Tutor dell'apprendimento per D.S.A. per migliorare autostima e rendersi autonomi nello svolgimento dei compiti a casa e nello studio.

Cosa succede a Scuola dopo Diagnosi D.S.A.?

I genitori dovranno consegnare la certificazione in segreteria e agli insegnanti di classe. I docenti scriveranno poi un PDP (Piano Didattico Personalizzato) come da disposizioni ministeriali (si vedano per questo i decreti ministeriali del 2011 e 2013).

Gli insegnati redigeranno il PDP attenendosi alle indicazioni consigliate e condividendolo con i professionisti che hanno in carico il bambino e con gli stessi genitori. Il PDP va visionato e firmato dalle insegnanti, dai genitori e dai professionisti che hanno preso in carico il bambino o ragazzo,


A questo punto il percorso ottimale sarebbe quello di far seguire il bambino o ragazzo da uno psicologo che si occupa di tutta la parte di potenziamento cognitivo e dell'apprendimento e da un tutor dell'apprendimento che ha come obiettivo primario quello di rendere autonomo il ragazzo nello studio attraverso l'insegnamento di modalità di studio e strategie di apprendimento più funzionali, non da meno deve insegnare al ragazzo l'autonomia anche nel far riferimento a strumenti compensativi più adatti al suo stile di apprendimento come ad esempio, le mappe.


Dr.ssa Bianca Del Cioppo

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